San Benedetto in Alpe

Il paese fa parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e nasce conseguentemente alla costruzione del Monastero di San Benedetto. Il paese è diviso in due: una parte è Mulino, così detto per i mulini che in passato vi esistevano e punto in cui si uniscono i tre torrenti Acquacheta, Troncalosso e Rio Destro dando origine al fiume Montone; mentre l’altra parte è Poggio, collocato su di uno sperone roccioso soprastante Mulino. Poggio è collegato a Mulino da un antico e ripido borgo, Via Dante, una suggestiva scorciatoia pedonale. San Benedetto in Alpe è il punto di partenza per numerose escursioni naturalistiche immerse nel verde sparse tra monti e vallate, ma è noto soprattutto per l’escursione alla Cascata dell’Acquacheta, uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino romagnolo: si può salire fino alla sommità della caduta dell’acqua e alla Piana dei Romiti, vasto altopiano contornato dai monti, e ammirare così uno strabiliante panorama che domina l’intera valle sottostante; il fascino dei luoghi colpì e ispirò anche Dante Alighieri che nel 1302 sostò proprio nell’Abbazia durante il suo viaggio verso Forlì, citandoli nella Divina Commedia, paragonando la caduta dell’Acquacheta alla cascata del fiume infernale Flagetonte.

 

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